Il Mito della Strega-streghe: Le Origini, La Storia, Le Tipologie

IL MITO DELLA STREGA

il Sabba delle streghe


Streghe: Le Origini, La Storia, Le Tipologie.
Il termine stregoneria proviene dalla parola latina strix, che significa propriamente strige, un uccello notturno presente in antiche favole, che succhiava il sangue dei bambini nella culla e instillava loro il proprio latte avvelenato. È citato da vari autori latini, come Ovidio, Plauto e Plinio il Vecchio.
Troviamo il termine anche nel greco antico strix, di origine indoeuropea, che significa uccello notturno, strige. È però una parola onomatopeica, che proviene dal verbo latino strideo, cioè stridere, emettere suoni acuti e sibilanti.

Il verso dei rapaci, quindi, ha portato alla creazione di questa parola, e se il rapace è notturno ecco che la fantasia popolare si accende e nella mente semplice degli uomini di quei tempi si formano le immagini di Creature Fantastiche, che a loro volta danno vita a esseri dotati di poteri sovrannaturali.


Le origini più antiche della stregoneria si fanno risalire al codice di Hammurabi, siamo quindi al secondo millennio avanti Cristo. In questo codice sono riportate delle disposizioni contro quegli stregoni e maghi che hanno arrecato danni ad altri.
Troviamo esempi di stregoneria in Omero, negli episodi sulla Maga Circe che trasformava i marinai in porci, e in Medea che lanciava il malocchio con intrugli che produceva mescolando diversi ingredienti.


Gli strumenti usati dalle streghe

La classica iconografia sulle streghe vede queste donne volare a cavallo di una scopa. È una tradizione che risale perfino all'epoca precristiana e è presente negli atti processuali per stregoneria dei secoli XVI e XVII.


Sono poi viste con un mantello nero, che però non possiede una funzione specifica, a differenza del calderone che invece è strumento indispensabile per produrre incantesimi e malefici.

Le erbe si rivelano un ingrediente importante: raccolte durante la luna calante erano usate per i malefici, durante la luna pieni erano invece per riti benefici.


Anche le candele erano uno degli strumenti utili alle streghe, durante i sabba, unitamente a un cerchio magico tracciato in terra, che serviva sia a unificare il potere delle streghe che ad aumentarlo.
Bottiglie di vetro e orci servivano per contenere i filtri magici, in cui venivano infilati capelli, pezzi di unghie e stoffa trafitta da spilli.

Si parla anche di una ghirlanda delle streghe, che consiste in un pezzo di corda a cui sono attaccate penne di oca, corvo e cornacchia e usata per lanciare il malocchio.


CANON EPISCOPI:
IL PRIMO DOCUMENTO UFFICIALE CONTRO LE STREGHE


Il Canon Episcopi si rivela un importante documento storico, inizialmente attribuito al Concilio di Ancira del 314, ma ritenuto più recente, forse dell'867. Nel testo, in alcuni punti contraddittorio, si riteneva una follia credere che le streghe potessero volare.


Era comunque un testo affidato ai vescovi, per istruirli sui comportamenti da adottare nei confronti di questa credenza.

È comunque un importante documento storico, perché mostra la posizione della Chiesa cattolica nei confronti della stregoneria.

Nel testo si menzionava Diana, come dea pagana. E si mettevano in guardia i vescovi sulle donne convinte di obbedire ai suoi ordini o perfino cavalcare la notte su non specificate bestie e di attraversare immense distanze. Donne che, comunque, vanno condannate, anche se siamo ancora lontani dai roghi dell'Inquisizione.


Il Canon Episcopi quindi non è da considerare un testo di riferimento per combattere la stregoneria:
"…i vescovi e i loro ministri vedano di applicarsi con tutte le loro energie per sradicare interamente dalle proprie parrocchie la pratica perniciosa della divinazione e della magia, che furono inventate dal diavolo; e se trovano uomini o donne che indulgono a tal genere di crimini, devono bandirli dalle loro parrocchie, perché gente ignobile e malfamata."
Fu infatti sostituito più tardi con il ben noto Malleus Maleficarum.

Malleus Maleficarum:
Un libro per combattere la stregoneria


Il Malleus Maleficarum (Hexenhammer), in latino maglio delle streghe, con cui se ne simboleggiava l'abbattimento, è un famoso testo medievale sulla stregoneria, scritto nel 1486 dai domenicani e inquisitori della Chiesa Cattolica Heinrich Kramer e Jacob Sprenger e pubblicato in Germania nel 1487. Il suo scopo principale era di istruire i giudici su come identificare, interrogare e imprigionare le streghe.



Fu presentato alla Facoltà di Teologia dell'Università di Colonia il 9 maggio 1487.

Il titolo completo riportato nel frontespizio del libro era: Mallevs Maleficarvm in Tres Divisvs Partes, In quibus Concurrentia ad maleficia, Maleficiorum effectus, Remedia aduersus maleficia, Et modus deniq; procedendi, ac puniendi Maleficos abundè continentur, præcipuè autem omnibus Inquisitoribus, et diuini verbi Concionatoribus vtilis, ac necessarius.

Secondo questo testo, erano tre gli elementi necessari alla stregoneria: le intenzioni malvagie, l'aiuto del Demonio e il permesso di Dio.


L'intero volume è suddiviso in tre sezioni.
Nella prima si parla dell'esistenza del Diavolo e dei rapporti sessuali fra le donne e il demonio, come mezzo per diventare streghe.



Nella seconda sezione sono discussi casi reali, si parla dei poteri delle streghe e come reclutano adepti e quali metodi sono efficaci per contrastarle.
Nell'ultima parte si spiega come perseguire una strega, attraverso una guida dettagliata per condurre un processo, per raccogliere le accuse e interrogare testimoni e infine definire l'imputazione delle accusate.


Il Malleus Maleficarum ha avuto venti edizioni fra il 1487 e il 1520 e sedici fra il 1574 e il 1669.

L'inizio dei processi alle streghe in Europa

Fu nel XIII secolo che iniziarono i processi per stregoneria, con l'istituzione della tortura voluta da Papa Innocenzo iv, attraverso la bolla chiamata Ad extirpanda emanata il 15 maggio 1252, poco prima della sua morte.


Il titolo della bolla prende il nome dal suo incipit:

"Ad extirpanda de medio Populi Christiani haereticae pravitatis zizania, quae abundantius solito succreverunt, superseminante illa licentius his diebus hominis inimico tanto studiosius, juxta commissam nobis sollucitudinem insudare proponimus, quanto perniciosius negligeremus eadem in necem catholici seminis pervagari."

Bisogna però andare qualche anno indietro, fino al 13 giugno 1233, quando fu promulgata da Papa Gregorio ix la sua prima bolla, Vox in Rama, che esortava i vescovi tedeschi ad aiutare l'inquisitore papale Conrad di Marburg, che vedeva nella tortura e nel terrore il mezzo per ottenere la confessione di quanti adoravano Lucifero e il suo diabolico gatto nero.



Il primo processo per stregoneria, o meglio il primo documento storico su una pubblica esecuzione di una strega, si ebbe in Francia, a Tolosa, nel 1275, quando fu arsa viva Angela de la Barthe, accusata di aver avuto rapporti sessuali col Diavolo. La donna confessò di aver partorito una creatura dalla testa di lupo e la coda di serpente, che nutrì con neonati rapiti.
Non è certo il numero di presunte streghe uccise dall'Inquisizione. La persecuzione fu definita da alcuni un vero "olocausto di donne". C'è chi parla di centinaia di migliaia di vittime, chi arriva a nove milioni. È impossibile stabilirne il numero preciso, poiché fu un'operazione che dilagò per tutta Europa e si spinse fino al Nuovo Mondo.


I più famosi cacciatori di streghe


La caccia alle streghe scoppiò a partire dal XIV secolo e durò fino al XVII, per mezzo di una congrega di cosiddetti cacciatori di streghe, gente convinta dell'esistenza e soprattutto della validità e utilità della propria missione.

Il risultato finale fu la strage di migliaia e migliaia di persone, torturate e mandate al rogo. C'era sì la presenza di gente impossessata dal male, c'erano veri mostri, ma erano gli stessi cacciatori.

Jean Bodin: nacque nel 1530 e morì nel 1596. Fu un giurista francese e un filosofo politico. La sua opera maggiore sulla persecuzione della stregoneria fu De la démonomanie des sorciers, pubblicata nel 1580, che ebbe ben dieci edizioni entro il 1604.

Nicholas Remy: detto anche Rémy and Remigius, nacque nel 1530 e morì nel 1616. fu un magistrato francese, divenuto famoso come cacciatore di streghe. Scrisse molte opere di storia, ma la più famosa resta il Daemonolatreiae libri tres, pubblicato nel 1595. il libro rimpiazzò il Malleus Maleficarum e fu considerato il manuale sulla caccia alle streghe più riconosciuto in Europa.


Peter Binsfield: altrimenti detto Peter Binsfield o Petrus Binsfeldius, nacque nel 1540 circa e morì nel 1598 o nel 1603. Fu un vescovo e teologo tedesco. Raggiunse la fama come cacciatore di streghe e scrisse l'opera De confessionibus maleficorum et sagarum, che fu tradotta in parecchie lingue. Nell'opera si sosteneva che, sebbene molte confessioni fossero state estorte con la tortura, tuttavia bisogna credervi.

Henri Boguet: nato nel 1550 e morto nel 1619, fu un giurista e giudice francese. Fu ben conosciuto per la sua crudeltà durante i processi alle streghe, specialmente verso i bambini. La sua opera Discours des Sorciers del 1602, che ottenne dodici ristampe, parla delle sue indagini su una famiglia di licantropi e le sue osservazioni sulla loro prigionia nel 1584.

Pierre de Lancre: nome completo Pierre de Rosteguy de Lancre o anche Pierre de l'Ancre, Signore di De Lancre, nato nel 1553 e morto nel 1631. fu un giudice francese, che condusse un'intensa caccia alle streghe nel 1609. Scrisse libri sulla stregoneria (Tableau de l'Inconstance des mauvais Anges del 1613 e L'Incredulite et Mescreance du Sortilege del 1622), in cui parlava di Sabba, licantropia e rapporti sessuali durante i sabba. Durante la sua carriera torturò e bruciò oltre 600 uomini e donne.



Francesco Maria Guazzo: detto anche Guaccio o Guaccius, un prete vissuto a cavallo fra il XVI e il XVII secolo a Milano. Suo è il Compendium Maleficarum (il Compendio delle Streghe) del 1608, in cui parla di formule per poter partecipare al Sabba e descrive i rapporti sessuali fra le streghe e gli incubi (demoni maschili) e fra uomini e Succubi (demoni femminili).


Matthew Hopkins: inglese, inizia la sua carriera di cacciatore di streghe nel 1644, interrogando Elizabeth Clarke di Manningtree. Mandò a morte fra le 200 e le 400 persone, di cui 68 soltanto nel Suffolk.

I benandanti: ambigui cacciatori di streghe


Il nome significa buoni camminatori e è riferito a gruppi di uomini e donne che si riunivano per combattere il male. Congreghe del genere apparvero in Friuli attorno ai secoli XVI e XVII ed erano legate a culti pagani e contadini.

I benandanti erano uomini nati con la camicia, ossia con un pezzo di placenta, che nelle tradizioni popolari rendevano una persona speciale, in quanto la placenta era ritenuta la sede dell'anima.

Erano gli unici che potevano estinguere il potere dei malocchi e difendere i campi e i raccolti da streghe e stregoni. Si dice infatti che in particolari notti i benandanti combattessero contro le streghe, gli uni armati di rami di finocchio e le altre di rami di sorgo. La vittoria o la sconfitta dei benandanti segnava la fertilità dei campi o la perdita del raccolto. Gli scontri avvenivano in sogno, erano quindi battaglie oniriche, ma che avevano effetti anche nella vita reale.

I benandanti sono anche legati alle Processioni dei Morti, sempre di origine contadina. Era ritenuto benandante chi vedeva i morti e andava con loro. A loro è anche legata la Caccia Selvaggia, presente in Europa centrale.

Nonostante i benandanti combattessero il male, la Santa Inquisizione li dichiarò eretici tra il 1570 e il 1670. La missione di questa congrega si fondava su culti pagani, che non potevano trovare un riscontro positivo nella Chiesa. Furono molti i processi giudiziari a cui furono sottoposti i benandanti, che col tempo erano divenuti essi stessi stregoni.
Se prima erano visti come difensori della fertilità dei campi, più tardi, verso la fine del XVI secolo, erano riconosciuti come quelli che tolgono malocchio e fatture, fino a essere considerati stregoni alla fine del '600.





-Fonte: (Riflessioni sul Paganesimo Di Monica Casalini-(I Sabbat: incontri di streghe,e riposo religioso,dalla preistoria ai giorni nostri) sul sito - https://www.riflessioni.it/paganesimo/sabbat.htmStregoneria, streghe e stregheria: le origini, la storia, le tipologie
Articolo scritto da: Daniele imperi
Pubblicato il 22/08/2012

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